Hazbin Hotel - VisiThors

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Le piattaforme di streaming hanno cambiato radicalmente il modo in cui fruiamo film e serie TV, portando quindi anche ad uno stravolgimento totale della loro produzione: basta vedere le serie stesse, una volta molto meno popolari e sfruttate proprio a causa di quello che implicava dover stabilire un palinsesto televisivo, oltre al problema di dover dare per scontato che gli spettatori avrebbero necessariamente perso qualche episodio. Per questo si producevano prevalentemente sitcom e polizieschi, che nonostante potessero avere una trama generale che avanza costantemente permettono di avere perlopiù episodi autoconclusivi; HIMYM e The Mentalist sono un caso per i rispettivi generi. Ma ora che la produzione è aumentata vengono create molte più serie, anche brevi, e di conseguenza sempre più autori hanno la possibilità di portare alla luce il loro prodotto, che solo qualche anno fa sarebbe rimasto una produzione privata e non avrebbe mai raggiunto un ampio pubblico.
Questo è precisamente il caso di Hazbin Hotel; ma andiamo con ordine. Vivienne Medrano, conosciuta come VivziePop su Internet, dopo qualche corto animato e webcomic pubblica nell’ottobre del 2019 un pilot su YouTube per Hazbin Hotel, che riscuote una certa popolarità. Il progetto sembra però essere messo da parte, visto che poco più di un mese dopo inizia la pubblicazione di un’altra serie, Helluva Boss, che quindi diventa la prima web series vera e propria della Medrano. Nel 2020 A24 si mostra interessato ad Hazbin, ma è solo nel 2023 che si ha qualche vero sviluppo sulla produzione: la serie verrà pubblicata a gennaio 2024 su Prime Video; viene anche annunciata la produzione di una seconda stagione. Quella che quindi sembrava un’idea carina destinata a morire su YouTube approda quindi su PrimeVideo con 8 episodi da 20min, una seconda stagione già in sviluppo ed un budget ben diverso rispetto ad una web series.
Io non conosco gli altri lavori dell’autrice, ma fui uno dei molti interessati al pilot di Hazbin e sono quindi stato ben felice di guardare la prima stagione (che stranamente non contiene il Pilot, pur avendo l’episodio 1 ambientato subito dopo) non appena è uscita su PrimeVideo; sembra anche aver riscosso un discreto successo nel pubblico. Vorrei quindi parlarvi dell’ambientazione e di quelli che sono, per me, i punti di forza e di debolezza della serie, per poi passare ad un’analisi dei personaggi in vista della prossima stagione; solo quest’ultima parte conterrà spoiler e lo segnalerò di nuovo all’inizio del paragrafo.
Nota successiva alla stesura dell'articolo: dopo aver recuperato Helluva Boss ho notato molte discrepanza con l'ambientazione di Hazbin, per cui ho fatto un po' di ricerca. Molti aspetti non sono stati spiegati in nessuno dei due show, ma sono stati comunicati tramite tweet o interviste e dati "per scontato" durante lo svolgimento degli avvenimenti; quindi molte considerazioni fatte nel successivo paragrafo sono da ritenersi errate, visto che mi basavo solo su quanto visto in Hazbin. Purtroppo, non c'è quindi modo di analizzare in modo coerente l'ambientazione visto che non si ha una base solida da cui partire.
Charlie Morningstar, la protagonista
AMBIENTAZIONE: Pilot e Prologo
Come il pilot ci aveva mostrato, Hazbin Hotel è ambientato all’Inferno, ma è il primo episodio a darci nella sua introduzione le basi dell’universo narrativo: il Paradiso è una città magnifica e protetta dagli angeli, esseri di pura luce che si assicurano che nessuna forma di male vi entri mai. Iniziano a popolare il Creato, ma ad uno di essi, Lucifero Morningstar, è vietato farlo poiché le sue idee sono viste come troppo provocatorie e potrebbero minare la stabilità del Paradiso stesso. Gli angeli creano quindi i primi due esseri umani: Adamo e Lilith, pari in tutto e che presto litigano perché lei si rifiuta di sottomettersi; affascinato da questa indipendenza, Lucifero prende in sposa Lilith ed insieme decidono di fare un dono a Adamo e la sua nuova consorte, Eva: il libero arbitrio. Questo però rappresenta un atto di ribellione per gli Angeli e porta a due avvenimenti: il Male inizia a dilagare nel Creato, portando alla nascita di una fossa oscura, ovvero l’Inferno, e Lucifero viene bandito insieme alla moglie proprio nella fossa appena creatasi. Se però lui cade nello sconforto e sembra perdere tutti i suoi sogni e le sue aspirazioni, Lilith sembra rafforzarsi con ogni anima dannata che finisce all’Inferno e a sua volta è in grado di potenziare loro attraverso il suo canto. Temendo un attacco al Paradiso, gli Angeli stabiliscono di mandare un gruppo di Esorcisti a decimare la popolazione dell’Inferno una volta all’anno, in modo che non possano mai rappresentare una reale minaccia; aggiungo, sebbene venga detto dopo, che gli Angeli godono di una sorta di “invulnerabilità”, per cui queste spedizioni non devono nemmeno temere contrattacchi. Lilith e Lucifero sono costretti ad accettare le condizioni e spendono i secoli successivi come una famiglia, avendo persino una bambina: Charlotte “Charlie” Morningstar, che quindi è la prima ed unica ad essere nata all’Inferno, per quanto ne sappiamo. Tuttavia, non fatevi ingannare: la famiglia reale non ha alcun potere effettivo sui dannati, che abbracciata ormai la loro condizione passano le loro giornate commettendo ogni genere di peccato e violenza; emergono quindi diversi Arcidiavoli, dannati estremamente potenti che si spartiscono i territori.
Alastor, l'enigmatico Demone della Radio
Charlie cresce quindi vedendo il suo popolo sterminato di anno in anno, senza poter fare nulla, fino a quando non è costretta ad intervenire: Lilith, infatti, si allontana senza fornire spiegazioni e Lucifero non sembra disposto a muovere un dito per cambiare la situazione. La “ragazza” (stando alla creatrice dovrebbe avere più di 200 anni, ma è paragonabile ad un essere umano sui 20) decide di creare un “hotel” in cui accogliere i dannati e provare a redimerli, ottenendo diversi risultati contemporaneamente: la popolazione dell’Inferno diminuirà abbastanza ed in modo continuativo, fino a non rendere più necessari gli stermini, e le condizioni di vita generali miglioreranno, avendo meno diavoli pronti ad uccidersi l’un l’altro nelle strade. Piccola nota: morire all’Inferno non porta ad una reincarnazione, lo spirito dell’individuo viene semplicemente assorbito da un oggetto inanimato lì vicino.
Per mettere in piedi il suo piano, che chiama “Happy Hotel”, Charlie si fa aiutare dalla fidanzata Vaggie ed insieme “reclutano” l’attore porno Angel Dust, che dovrebbe essere il primo cliente dell’hotel e prova che anche i dannati si possono redimere; tuttavia, come ci viene presto mostrato, non è facile cambiare la loro indole ed il modo di pensare. La pubblicità dell’hotel è un fiasco terribile, Charlie è disperata e non sa più cosa fare, quando il campanello suona: sulla soglia un dannato vestito di rosso e con un inquietante sorriso, che si presenta come Alastor. La ragazza è visibilmente preoccupata e Vaggie le dice di non farlo assolutamente entrare: è il Demone della Radio, comparso dal nulla anni prima e responsabile della sparizione di diversi Arcidiavoli; da tempo nessuno ne aveva più notizie, questa è la sua prima apparizione in anni. Charlie sostiene però che tenerlo lontano è contro i suoi principi, lo fa entrare e gli chiede il motivo per cui si trova lì. Alastor risponde che non crede minimamente nella possibilità di redimere i diavoli, ma adora vedere la gente sforzarsi di ottenere qualcosa solo per poi fallire all’ultimo; vuole quindi aiutarle con il loro progetto, per vedere il fallimento da vicino. Inutile dirvi che mi ha quindi subito conquistato come personaggio.
Stando ben attenta a non stringere un patto con lui -vendere l’anima a quanto pare è molto frequente persino tra dannati- Charlie accetta il suo aiuto e Alastor si mette subito al lavoro: evoca due diavoli con cui ha in precedenza stretto un patto, Husk e Niffty, e assegna al primo il ruolo di barista, mentre mette la seconda a fare le pulizie. Con questo il cast principale è al completo ed il pilot si conclude, ma non prima che Alastor abbia aggiunto il suo tocco personale: l’Happy Hotel viene ribattezzato Hazbin Hotel, un gioco di parole con has been per indicare una popolarità ormai persa e che sottolinea la volontà del Demone della Radio di vederli fallire rovinosamente.
Angel Dust, velocemente diventato uno dei miei preferiti
STILE: Personaggi ed Estetica
L’Inferno non è reimmaginato in modo particolare, è sostanzialmente una città in rovina e perennemente avvolta da un cielo rosso scuro, ma Hazbin si fa perdonare con i personaggi: nessuno, per quanto secondario o terziario, assomiglia a qualcun altro. In un episodio vedremo qualcuno degli Arcidiavoli e molti di loro non hanno nemmeno una battuta, ma fidatevi che non ne hanno bisogno per rimanervi impressi. Ovviamente particolare attenzione è stata data al cast principale, con Charlie e Veggie le più antropomorfe, Alastor che richiama di più l’immagine del diavolo in senso classico e Angel ed Husk che hanno tratti animaleschi molto marcati. In particolare, devo dire che Angel Dust ha un bellissimo character design, che riesce contemporaneamente ad essere un ragno umanoide e darci una figura molto femminea, che non fatichiamo a credere sia generalmente reputata attraente anche in un panorama così vario come quello dell’Inferno. Nota di merito anche per Alastor, che nonostante abbia un’estetica meno particolare riesce ad essere inquietante pur non essendo appunto fisicamente insolito, affidandosi più che altro alle espressioni e atteggiamento; bellissima l’idea di dargli un effetto di “interferenza” in diverse occasioni, che contribuisce a renderlo una figura misteriosa ed inquietante. Al di fuori dei principali, ho apprezzato molto l’aver reso alcuni angeli fedeli all’Antico Testamento al posto di puntare sulla classica estetica umanoide con ali, che è presente per qualcuno ma quasi mai in modo scontato o blando.
Inoltre, ogni design ha sempre tanti rimandi sia a cose interne alla serie sia in generale alla realtà biblica da cui prende ispirazione: Lucifero ha un serpente con una mela sia sul cilindro che nel bastone, Sir Pentious e Alastor hanno entrambi un oggetto “posseduto” come costante reminder del loro potere sulle altre anime e gli occhi… oh beh, diciamo che Medrano ha preso molto sul serio il detto “sono lo specchio dell’anima”. Ovviamente ci sarebbe una miriade di altre cose da citare, ma sarebbe un peccato rovinarvi la sorpresa e non avrebbe senso un articolo come questo, non volendo essere un’analisi approfondita di tutti i dettagli, ma una recensione.
Per quanto riguarda l’animazione in generale, Hazbin mantiene sempre una qualità alta e anche nelle scene più movimentate tutto rimane nitido, anche se nella maggior parte dei casi ci sono pochi elementi animati oltre ai personaggi. E se questo solitamente non è un problema, purtroppo si fa sentire nelle coreografie: in Hazbin Hotel cantano e ballano parecchio, due volte ad episodio, e purtroppo la situazione non è rosea; lasciatemi però dedicare un paragrafo a questo aspetto.
MUSICAL: Canzoni e Coreografie
Sebbene nel Pilot Charlie effettivamente cantasse in due occasioni, non mi aspettavo tutta questa musicalità in Hazbin, visto che gli altri personaggi la prendevano in giro e anzi le chiedevano di evitare. Mi ha fatto quindi molto strano ritrovarmi tra le mani un’opera in cui chiunque cantasse almeno una volta, ma a quanto pare la Medrano è una fan dei musical ed infatti molti dei doppiatori originali hanno esperienze di teatro, potendo quindi prestare la loro voce anche per le sezioni di cantato dei rispettivi personaggi.
Ora, io personalmente non sono certo un fan di questo genere, ma sono cresciuto (come molti) con i cartoni Disney, quasi tutti PIENI di canzoni, e quindi superato lo stupore iniziale ero pronto a godermi anche questo lato. Purtroppo devo dire che spesso sono rimasto deluso, sia perché molte delle canzoni sono dimenticabili se non direttamente brutte (Whatever It Takes o It Starts With Sorry sono parecchio in basso nella classifica), sia perché raramente usate per giocare in maniera creativa con sfondi o personaggi: le canzoni iniziano, ma l’ambiente rimane lo stesso e peggiora quindi l’effetto di star vedendo personaggi esprimersi cantando, specie visto che c’è sempre la faccenda che Charlie è considerata strana per farlo. Immaginatevi il Genio di Aladdin che canta nella caverna senza creare nulla o Simba non dare il via a quella torre di animali: questo è quello che Hazbin propone praticamente ad ogni canzone, se non per un paio di fortunate eccezioni. A questo si aggiunge l’aggravante di averle spesso in momenti completamente anti-climatici, con personaggi che dovrebbero star facendo qualcosa di serio o importante ed iniziano a cantare per… non saprei, perché non è nemmeno una scusa per far iniziare un montaggio per l’appunto; il baratro di questo è Respectless (che personalmente non gradisco nemmeno come canzone, ma è soggettivo), dove abbiamo letteralmente una riunione degli Arcidiavoli riguardo allo sterminio interrotta da Velvette, che inizia a ballare sul tavolo. Se già il suo comportamento risulta strano, il fatto che nessuno dei presenti le imponga di fermarsi o provi direttamente ad ucciderla (considerando il temperamento dei diavoli) è a dir poco incredibile. Ultima ma non meno importante critica va al tempismo: inserire due canzoni di ~3 minuti vuol dire occupare una bella fetta dell’episodio e succede più volte che siano ravvicinate tra loro, dando quindi la sensazione di aver avuto un episodio lungo praticamente la metà o rallentando ulteriormente lo svolgimento di eventi.
Adamo, definibile l'antagonista principale della prima stagione
Fortunatamente ci sono anche eccezioni positive: Hell’s Greatest Dad e Loser Baby sono incredibilmente orecchiabili e offrono anche delle valide coreografie; lo stesso si può dire di Poison, che non mi stupisce vedere essere una delle più cercate e apprezzate ora che la stagione è finita. A me è piaciuta molto anche Hell is Forever del primo episodio, che dura poco più di un minuto e ha uno stile molto più “rock”. Queste canzoni fortunatamente arrivano anche in momenti appropriati e sono quindi riuscite in tutto e per tutto. A mio parere, limitarsi ad una canzone per episodio avrebbe permesso di dare una coreografia ed un momento adatto a ciascuna, oltre che a evitare di avere episodi “sprecati” in cui entrambe sono di bassa qualità; Respectless e Whatever It Takes sono a pochi minuti di distanza, ma anche Welcome To Heaven e You Didn’t Know non sono facili da digerire nel corso di un unico episodio. Infine, due menzioni onorevoli: Stayed Gone non è nel mio stile, ma è stato fantastico vedere Alastor e Vox usare quella canzone per screditarsi a vicenda (e la parte finale di Alastor… da brividi), mentre nel penultimo episodio segnalo Ready For This che ad un primo ascolto non avevo apprezzato, ma che invece ha superato la prova del tempo; inoltre, gli ultimi 3 episodi sono abbastanza carenti sul fronte musicale, è bello avere almeno un’eccezione (no, Out For Love no. Probabilmente la peggiore dell’intera serie).
Lucifero, Re dell'Inferno e creatore di paperelle di gomma
DOPPIAGGIO: Originale e Italiano
 
Io ho visto la serie in italiano, ma ho recuperato la versione originale di tutte le canzoni e anche di buona parte delle clip, grazie anche alla loro popolarità e diffusione sui social; la mia collega invece l’ha vista in inglese e posso quindi esprimere un parere completo su entrambi i doppiaggi. Hazbin conferma la regola per cui la lingua originale è sempre la scelta migliore, ma fortunatamente l’adattamento italiano non sfigura quasi mai e riesce a cavarsela anche nelle situazioni notoriamente più difficili: le battute e le canzoni. Per le prime è stato fatto un ottimo lavoro di trasposizione, non cercando di replicare qualcosa di fedele ma scegliendo un gioco di parole che fosse nello stesso spirito dell’inglese. Per le canzoni, come dicevo la mia esperienza in musical è molto limitata, ma il lavoro svolto mi è sembrato egregio, con nessun testo snaturato e tutte che rimangono orecchiabili; a voler trovare un neo, le voci del cantato sono le stesse del parlato anche in italiano e, com’è normale che sia, non tutti i doppiatori riescono quindi ad avere la stessa qualità in entrambe le parti. Mentre nel doppiaggio italiano abbiamo molti nomi noti, tra cui spiccano
·        Riccardo Suarez per Angel Dust, che è anche Steven di Steven Universe
·        Gabriele Patriarca per Adamo, sempre ricordato per BB nei Teen Titans, ma anche la voce italiana di Neville Paciock di Harry Potter
·        Nanni Baldini per Alastor, doppiatore ricorrente di Kevin Hart e Anthony Mackie, nonché voce di Scooby-Doo, Ciuchino e Stewie Griffin
·        Fabrizio Vidale, ha doppiato Jack Black in molti film e ha quindi prestato la voce anche per Bowser nel film di Super Mario
·        Giorgio Borghetti per Vox, voce di Shaggy Rogers e doppiatore di Ken Jeong in Una notte da Leoni (Leslie Chow)
·        Menzione onorevole a Ilaria Latini, che doppia il personaggio minore di Rosie, e che ha portato sulle spalle le voci di Katara ne L’ultimo dominatore dell’aria, Starfire dei Teen Titans e Asuka nel doppiaggio originale di Neon Genesis Evangelion
In inglese sono invece nomi con molti meno ruoli famosi alle spalle, come detto molti vengono da spettacoli teatrali, ma che fanno un lavoro egregio e tra di essi siamo rimasti particolarmente colpiti dal doppiatore di Lucifero (Jeremy Jordan), che nel canto ha mostrato un talento eccezionale; assolutamente degni di nota anche quelli di Angel Dust e Husk, con quest’ultimo che ha la stessa voce originale del Dr Facilier de La principessa e il ranocchio. Ci tengo inoltre a fare i complimenti ad entrambi i doppiatori di Alastor, poiché dare voce ad un personaggio che la ha costantemente artefatta e snaturata non deve essere per nulla semplice. Purtroppo, nel caso dell’italiano, Alastor è uno dei personaggi che accusa di più la differenza nelle parti cantate: se in originale è perfetto, capace di dare un’intonazione nonostante il tono radiofonico e modificato, in italiano in tutte le sue parti cantate fa storcere il naso, non so se per la poca esperienza da cantante del doppiatore o per la gestione difficile di un personaggio con una voce così innaturale.

INTERMEZZO
 
Mi rimane un’unica sezione da coprire, quella inerente alla scrittura dei personaggi e a cosa possiamo aspettarci in vista della prossima stagione, di cui personalmente non vedo l’ora. Perché nonostante una partenza un po’ lenta e qualche canzone di troppo, Hazbin riesce ad interessare velocemente e nessun personaggio risulta fastidioso se non lo è volutamente, con quelli terziari che fanno la loro battuta quando devono ma non invadono il resto del tempo. Soprattutto, pur essendo continuamente volgare e scurrile, non scade come molte serie americane nel fare battute da bambini delle elementari (le classiche “scoregge” che rovinano Rick&Morty ad esempio), non per questo rinunciando a qualche gioco di parole semplice ma sempre efficace: lo striscione con “welcum” penso abbia strappato un sorriso a tutti, ma funzione perché in quel contesto è perfettamente verosimile che ormai tutti i dannati si esprimano così; il volgare non c’è per il gusto di esserci, ma è parte integrante dell’ambientazione e della scrittura dei personaggi. Con questo si conclude la parte spoiler-free dell’articolo, in cui spero di aver convinto almeno una persona che non l’avesse vista a dare a questa serie una chance. Per chi invece l’avesse vista, è ora di trattare la parte migliore di Hazbin: i suoi personaggi e, per alcuni, i misteri che li avvolgono.
Vaggie, forse il personaggio meno interessante tra i principali
Husk, l'amico schietto e diretto che serve a tutti
PERSONAGGI: Scrittura e Anticipazioni
Decidere da chi iniziare a parlare è davvero difficile: l’enigmatico e carismatico Alastor, colonna portante della serie? Angel Dust, che inizia come comic relief per poi darci l’episodio 4 in tutto il suo peso? La protagonista Charlie, che riesce a darci un personaggio buono e ottimista senza risultare esageratemente ingenuo e sciocco? Facendo una scelta un po’ più originale, vorrei iniziare da due “antagonisti”: quello che è effettivamente tale di trama, l’angelo Adamo, e quello che invece lo è in maniera più sottile e marginale, l’Arcidiavolo Valentino. Io ho apprezzato moltissimo entrambi, diversissimi nella loro caratterizzazione e direi quasi “complementari” nella minaccia che rappresentano: Adamo è un angelo, esterno e persino causa dei problemi che passano i dannati, pieno di sé perché è “il primo uomo” e proprio attorno a questo gira il suo intero personaggio, in cui tutto “gli è dovuto”; Valentino invece è “interno” al problema, è uno di quei dannati che acuiscono i problemi dell’Inferno e che probabilmente non saranno mai redenti.
Se riesci a far odiare un personaggio come Valentino, allora stai facendo un ottimo lavoro
La cosa che però ho apprezzato molto è che non è minimamente un “signore del male”, uno schiavista o simili, ma è una figura molto più mondana: Valentino produce film pornografici, usando i dannati che hanno fatto un patto con lui come cast. Tra di essi figura proprio il nostro Angel, che ha stretto un non precisato accordo in passato e ora gli deve totale obbedienza sul set; il rapporto che vediamo però tra loro sembra molto di più quello tra un “protettore” e un prostituto, con una bellissima (a livello di messa in scena, orribile se pensiamo al cosa) sequenza in un camerino dopo che Charlie si è presentata sul set per provare a portare via Angel. Un litigio in cui percepiamo tutto l’abuso psicologico e tutto il terrore a cui Angel è sottoposto, in cui non serve che Valentino dia un solo schiaffo per arrivare quasi al trigger warning per chi fosse sensibile a certe tematiche. Ma possiamo vedere questo lato “abusivo” di Valentino già nella sua introduzione, molto prima di questa scena e di aver toccato questo tema, quando Vox viene mandato a calmarlo e, quando quest’ultimo cerca di farlo desistere dal vendicarsi di Angel (più perché lederebbe la sua immagine e Vox ci tiene molto alla popolarità del trio) Valentino non esita a stuzzicare il collega proprio nel suo punto debole: gli dice che Alastor è tornato e rincara la dose con “ti brucia ancora per quella volta che ti ha quasi battuto?”. E vorrei sottolineare che si sta rapportando ad un suo pari, un suo amico quasi (i V sembrano avere un rapporto oltre il professionale), eppure lo informa volutamente nel modo da irritarlo il più possibile. E quando, con l’avanzare degli episodi, Angel gli tiene finalmente testa, Valentino si vendica in modo indiretto, non prendendosela lì sul momento ma costringendolo ad un turno massacrante sul set: non urla contro Angel perché non serve più a terrorizzarlo, ma gli ricorda alla prima occasione chi di loro due ha il coltello dalla parte del manico. Ed anche questo suo essere più subdolo e indiretto è un controaltare di Adamo, che invece risolve tutti i problemi a testa bassa e di petto, a volte anche mettendo il Paradiso in una soluzione più delicata e difficile di quella che è. Tecnicamente anche Vox rientra negli “antagonisti”, ma vediamo solo una personale faida con Alastor e poco altro; al contrario di Valentino, non ha comportamenti interessanti verso altri membri del cast.
Passando a Charlie e Vaggie, devo dire che dei principali sono forse le meno interessanti, specie quest’ultima: non mostra nessun obiettivo, morale particolare, punto di vista nuovo e semplicemente si fa trascinare dagli eventi, cercando sempre e costantemente di supportare Charlie. Anche la rivelazione che è un “angelo caduto” è purtroppo affrettata e mal gestita, venendo detta durante una canzone (…) e non avendo quindi modo di poter essere discussa correttamente dalle parti; le due si riconciliano poi velocemente nel corso del successivo episodio, nemmeno parlandone tra loro ma solo esponendo la situazione a terzi. Per quanto riguarda Charlie in sé, come detto prima fortunatamente riesce ad essere ottimista senza risultare però incapace di capire la situazione. Particolarmente bello il dialogo con Alastor negli ultimi episodi, in cui la ragazza fa emergere tutta la sua rabbia e frustrazione per la situazione attuale e per non essere riuscita a migliorare l’Inferno; è anche uno dei pochi momenti in cui Charlie aggredisce verbalmente uno dei suoi compagni, senza preoccuparsi di sembrare rude o sgarbata.
Lilith, Regina dell'Inferno e personaggio di cui sappiamo meno nella serie
Se parliamo di Charlie non possiamo non parlare del padre, Lucifero: compare solo nel sesto episodio e brevemente nell’ultimo, ma ruba la scena e riesce a diventare uno dei personaggi preferiti con pochissime battute e momenti; sicuro aiuta che Hell’s Greatest Dad sia una delle canzoni migliori. Basta già la sua introduzione a farcelo amare, recluso in una stanza piena di foto di famiglia e paperelle di gomma, che crea per passare le giornate; lo vediamo euforico ed entusiasta solo al sentire Charlie, figuriamoci poi quando effettivamente riesce a vederla. Il rapporto tra i due è qualcosa che spero sia approfondito in futuro, perché le ragioni della loro distanza non è chiarissima: di sicuro Lucifero è caduto in depressione dopo i fatti dell’Eden, ma Charlie è nata diverso tempo dopo (nell’ordine dei millenni a dir poco) e lei stessa dice di avere ottimi ricordi del padre, da cui ha preso l’indole e l’essere una sognatrice; in un flashback vediamo Lilith che la porta via dalla stanza di Lucifero, ma non sembra mai che sia stata lei la causa della loro rottura. Charlie accenna al non essere supportata nei suoi tentativi di migliorare l’Inferno, ma Lucifero non sembra avere solo un attimo di dubbio nel precipitarsi all’Hazbin quando chiamato ed esita solo quando il “favore” si rivela voler andare in Paradiso e non un aiuto con l’Hotel in sé; quindi, dubito fortemente che quando l’idea è stata esposta si sia mostrato contrario.
Ma oltre a questo ci sono diversi aspetti interessanti che spero vengano trattati in futuro: in primis, come venga visto dai dannati e dagli Arcidiavoli. Se infatti nessuno sembra mostrare particolare rispetto a Charlie o alla famiglia reale in generale, è anche vero che probabilmente non si sono mai immischiati troppo nella “politica” di Pentagram City, al punto da non sapere chi sia Alastor nonostante la sua ascesca abbia causato un tale clamore negli anni passati. Ma Lucifero di per sé è estremamente forte e, come confermato dalla battaglia finale, verosimilmente è ben sopra qualsiasi membro degli Arcidiavoli; è quindi perlomeno temuto per il suo potere? Visto come una figura misteriosa che non emerge mai o la sua natura di recluso è nota ai molti? Viene disprezzato per permettere gli stermini? Mi piacerebbe che qualcuno dei dannati ne parlasse e ci presentasse come il suo popolo lo vede. Anzi, sarebbe bello sapere come siano visti sia lui che la moglie, Lilith: a mani basse uno dei grandi misteri di Hazbin, la madre ci Charlie compare per pochissimi frame e abbiamo praticamente zero informazioni su di lei, al di fuori di quanto narrato nell’intro e che sette anni fa si è allontanata dall’Inferno. Nel finale la vediamo in una spiaggia (nel Paradiso? L’Eden forse?) e viene citato un accordo fatto con Adamo, per il quale può rimanere lì a patto di assicurare che la situazione con l’Inferno non degeneri. Ma sulla natura di questo patto sappiamo pochissimo: quale delle due parti lo ha proposto? Lilith lo ha accettato per mero egoismo o ci sono altre clausole, come ad esempio assicurare che lo sterminio non tocchi la figlia? Sicuramente anche qualcosa sul rapporto con la figlia e con il marito non guasterebbe, per delineare meglio una figura di cui sappiamo così poco. È strano che ad aver accettato un accordo col Paradiso sia stata proprio lei, che vediamo schierarsi più apertamente del marito proprio contro gli Angeli e a favore delle anime dannate.
Anime dannate tra cui rientra il nostro amatissimo Angel, che nella mia classifica di personaggi è sicuramente sul podio. Dal pilot e dai primi episodi emergeva un joke character genuinamente divertente, sempre pronto al doppio senso o ad una battuta spinta, ma non potevamo prevedere la direzione che avrebbe preso con l’episodio 4: quel peso non abbandonerà più il personaggio che, seppur continuando a svolgere la sua parte comica, mostrerà una leggera ma costante evoluzione, che culmina in “discoteca” quanto tiene testa a Valentino per proteggere Niffty. Toccante e divertente è anche il suo rapporto con Husk, che inizialmente sembra non sopportarlo e continua a riprenderlo per il suo comportamento, solo per poi mostrare che ci tiene sinceramente ad Angel, in quanto rivede se stesso e le scelte sbagliate che lo hanno reso schiavo di Alastor. Negli ultimi episodi il rapporto è ormai notevolmente mutato e possiamo spesso vederli scherzare assieme, con un paio di divertentissimi momenti nel battaglione finale. La cosa che ho davvero apprezzato di questa “evoluzione” è che Angel continua a fare la stessa tipologia di battute e mostrarsi provocante per gli altri, ma molto più come “scherzo tra amici” ed in maniera degradante verso sé stessi. Un cambiamento del personaggio quindi, ma che non modifica un comportamento che giustamente è ormai radicato in lui; anche perché, e questo è importante, Angel non è infelice per il proprio lavoro: il problema è Valentino e come, anche al di fuori del set, lo venda per il proprio tornaconto. Il problema è, come mostrato nel dialogo con Husk, il bere fuori sapendo che qualcuno gli drogherà il drink e doverlo lasciar fare perché questo è quello che ci si aspetta da un “divo” come lui. Il fatto che quindi continui a scherzare sul tema è assolutamente coerente con questa evoluzione e anzi rafforza l’idea che, se il contesto attorno fosse migliore, Angel non avrebbe problemi con il proprio ruolo di “pornostar”.
Niffty, un joke character mai fastidioso
Ed infine siamo arrivati a lui, “il Demone della Radio”. Come ho detto precedentemente, Alastor mi ha catturato fin dal pilot e non ha ceduto per una sola scena durante tutta la stagione: il suo incontro con Zestal, la faida con Vox, il modo in cui aiuta i membri dell’hotel giusto quanto serve per rimanere in prossimità degli eventi… ma in particolare, il mistero che circonda il suo passato. Sappiamo infatti che da ben 7 anni non si faceva più vedere e nessuno sa dove sia stato o cos’abbia fatto nel mentre, eppure qualche briciola l’abbiamo. Husk lo prende in giro dicendo che in fondo “ha anche lui un guinzaglio”, causando un moto d’ira enorme in Alastor che minaccia di ucciderlo sul posto; quindi, abbiamo la conferma che anche il potente Demone della Radio ha stretto un patto con qualcuno. Quello che però non sappiamo è se Husk lo sappia perché anni fa era già stato stipulato o se al contrario sia più recente e lo abbia capito da qualche elemento (banalmente, gli occhi diventano neri in alcuni momenti, come per chi ha venduto l’anima). Di questo ne abbiamo la conferma nell’ultima canzone, dove Alastor dice di essere in cerca di un modo per raggirare il contratto ed essere finalmente libero; possiamo supporre con ragionevole certezza che questo sia il vero motivo del suo coinvolgimento con Charlie, con la quale stringe infatti un patto che prevede lei gli facci un non specificato “favore” quando richiesto. Sul con chi possa averlo stretto, non ci sono molti indizi ;una teoria popolare sul web lo vede coinvolto con Lilith, principalmente per due motivi: è una dei pochi che avrebbe un potere tale e entrambi sono andati via da Pentagram City nello stesso anno; io aggiungo che il potere di Lilith era rafforzare i dannati tramite il canto, che ha un ovvio (ma non diretto a livello di capacità) collegamento con un dispositivo di broadcast come la radio. Ma, se anche fosse, le domande rimarrebbero tante: lui allora è all’Hazbin per contratto? Se prova astio per Lucifero in quanto marito della sua padrona, non dovrebbe provare lo stesso verso Charlie? Soprattutto, il contratto è alla fonte dei suoi poteri, visto che gli occhi neri compaiono ogni volta che va in all-out, o è una cosa più recente, forse direttamente connessa alla sparizione di lui e Lilith dalla scena? Un altro aspetto che sono curioso di approfondire è il rapporto che lo lega a Niffty: Husk, infatti, viene convocato in quanto sotto contratto, ma Niffty no. Non sappiamo in che modo sia connessa a lui, ma è l’unica verso cui sembra rivolgersi “alla pari” e verso cui ha un momento di sincera confidenza. Inoltre, la piccola diavoletta ha un occhio rosso esattamente come gli Overlord e, considerando l’attenzione che è stata data a questi dettagli, possiamo escludere sia una svista o una coincidenza. Chissà, magari ha un ruolo maggiore di quello che crediamo, potrebbe benissimo essere coinvolta anche lei nel contratto.
CONCLUSIONI
Hazbin Hotel è una serie con diverse pecche e sicuramente non per tutti, ma i cui pregi fortunatamente riescono a sopperire senza sforzo ai difetti. Nonostante i primi episodi un po’ lenti, la prima stagione riesce a confezionare un arco auto-conclusivo con i giusti agganci per quelli a venire, presentando la giusta dose di risposte e mistero; un’impresa mai facile in un prodotto che sa di dover andare avanti e che quindi rischia di lasciare una sensazione di “incompiuto” nello spettatore. L’animazione è buona, il character design ottimo e le musiche sono altalenanti, ma la scrittura è solida ed il cast regge perfettamente senza anelli deboli. Speriamo che la prossima stagione mantenga questo livello e persino lo superi, magari proprio a partire dal reparto musicale.
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